“Nel mare magnum delle riforme” si rischia di annegare
Editoriale: di Anna Armone
Come definire un momento politico nel quale il decisionismo viene camuffato dal perseguimento di un fantasmagorico interesse pubblico? E come giudicare l’emanazione continua di provvedimenti che riguardano il sistema scolastico e intervengono su aspetti diversi, dal sistema organizzativo ministeriale alla regolazione - in pratica è così - della libertà professionale dei docenti? Ci riferiamo, in particolare, alle modifiche apportate al DPCM 208/2023 relativamente al nuovo ruolo che gli Uffici scolastici regionali dovrebbero assumere nell’ambito dell’attività negoziale delle scuole e alla regolazione del “peso” dei compiti a scuola. Due ambiti differenti, uno prettamente giuridico organizzativo, l’altro fortemente ideologico. Senza contare il ddl 192 che richiameremo.
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